La Cantina

Questo territorio di confine tra Marche e Romagna, tra Adriatico e Montefeltro, è la nostra vocazione

Conoscere uno dei più antichi comprensori enologici d’Italia, essere solidali con le sue asperità e con la sua bellezza, tutelare un paesaggio agrario incomparabile e un tessuto produttivo fatto da una sottile rete di saperi tramandati, coltivare la terra con rispetto.

Tutto questo è l’impegno quotidiano dei quaranta soci che oggi fanno parte di Pisaurum.

Nata nel 1969, Pisaurum è oggi la più importante struttura di aggregazione per buona parte dei viticoltori, spesso conduttori di piccole aziende, che lavorano gli oltre 60 ettari di vigneti che si estendono tra i fiumi Foglia, Metauro e Cesano.

Nel 2014 insieme alla storica cantina Colonnara di Cupramontana Pisaurum dà vita a Marchedoc, una realtà che rispecchia i comuni valori e l'obiettivo di continuare a produrre e valorizzare frutti autentici e sinceri di questa regione.

Stele proveniente dalla Necropoli Picena di Novilara
Museo Preistorico ed Etnografico Pigorini, Roma

Abbiamo scelto il nome latino Pisaurum, l’antica denominazione di Pesaro, perché i Romani qui trovarono “terre fertili, presenti le vigne”.

Il nostro logo richiama l’antica ruota dei piceni della Stele di Novilara, simbolo ancestrale del Sole, per ricordarci che il progresso è una conquista fatta di generazione in generazione e che noi contribuiamo a costruirlo con il nostro lavoro.

I nostri vitigni, tra sale e argilla

Nel panorama viticolo pesarese, Pisaurum realizza una produzione di elevata qualità e, grazie al lavoro di selezione condotto prima sui vigneti e poi in cantina, riesce ad interpretare e arricchire l’antico sapore enologico di queste terre e delle sue tipologie di vini caratteristiche.

Fulcro della nostra produzione sono le Doc, una selezione di vini di pregio a produzione limitata: il Bianchello del Metauro coltivato nell’entroterra di Fano e il Colli Pesaresi, prodotti da vitigni autoctoni coltivati dal mare del Monte San Bartolo alle alte colline argilloso-calcaree del Montefeltro.

Alla coltivazione degli storici vitigni pesaresi, abbiamo affiancato altri vitigni come il Cabernet Sauvignon, il Pinot nero, il Merlot, che arricchiscono i nostri vini in varietà e qualità.

Da sempre prestiamo grande attenzione a una produzione rispettosa dell’ambiente e del vino stesso, garantite dall’esperienza e dal profondo radicamento al territorio di ciascuno dei nostri soci. Oggi più del 50% delle nostre uve è conforme agli standard biologici, con una percentuale che cresce di anno in anno.

La vinificazione avviene nella cantina di San Lorenzo in Campo, vicino al centro storico medioevale di Pergola, celebre per i suoi Bronzi Dorati di epoca romana.

Alla scoperta delle nostre DOC

Bianchello del Metauro Doc

Prodotto al 95% da uve Bianchello (o Biancame) coltivate in alcuni comuni del medio e del basso Metauro in provincia di Pesaro, tra il confine con la provincia di Ancona a sud dato dal fiume Cesano, ed il decorso del fiume Arzilla a nord, è ammessa nella vinificazione una piccola aggiunta di Malvasia Bianca Lunga (massimo il 5%).

Il colore è giallo paglierino e l’odore delicato, il sapore è secco, fresco, armonico, gradevole.
La storia lo collega alla famosa battaglia romana del Metauro del II secolo a.C., quando le truppe dell’esercito cartaginese di Asdrubale, inebriate proprio da questo vino bevuto alla vigilia dello scontro, vennero sconfitte dalle legioni guidate da Gaio Claudio Nerone.

Colli Pesaresi Doc Bianco

Trebbiano toscano (localmente chiamato Albanella), Verdicchio, Biancame, Pinot grigio, Pinot nero da vinificare in bianco, Riesling italico, Chardonnay, Sauvignon, Pinot bianco, congiuntamente o disgiuntamente: minimo 75%. Possono concorrere alla produzione altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, coltivati nelle Marche, fino ad un massimo del 25%.

Un vino giallo paglierino brillante dall'acidità intensa, con aromi e profumi di miele e mela e note floreali.

Colli Pesaresi Doc Parco Naturale Monte San Bartolo Sangiovese

Sangiovese: minimo 85%.

Concorrono alla produzione altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, coltivati nelle Marche, fino ad un massimo del 15%.

Il colore è rosso granato più o meno carico con riflessi violacei; il sapore è asciutto, armonico, con fondo leggermente amarognolo.

Colli Pesaresi Doc Parco Naturale Monte San Bartolo Cabernet Sauvignon

Cabernet Sauvignon: minimo 85%.

Concorrono alla produzione altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, coltivati nelle Marche, fino ad un massimo del 15%.

Rosso rubino, con un odore intenso, leggermente erbaceo, gradevole, il sapore è secco, armonico, di buon corpo.